lunedì 19 dicembre 2016

Recensione "Lonely Souls" di Andrea Romanato

Salve compagni di letture,
ogni tanto riesco a fare una toccata e fuga qui nella blogosfera e *udite udite* oggi è uno di quei giorni. Sempre più spesso mi capita di passare da voi e di leggervi senza lasciare un mio pensierino e questo mi fa sentire terribilmente in colpa. Ma credetemi, IL TEMPO MI STA FAGOCITANDO. E infatti, con mio grande disappunto, ho impiegato una settimana e più per riuscire a sedermi davanti al pc e condividere con voi una nuova recensione. Purtroppo non sarà una di quelle recensioni entusiaste e accorate di quando non si riesce a smettere di pensare al romanzo appena concluso. Sarà una di quelle recensioni che ti lasciano con l'amaro in bocca. Ovviamente si tratta di una pura opinione personale, per cui non è assolutamente mia intenzione offendere nessuno (autore in primis) con le mie parole.



Titolo: Lonely Souls: Le streghe di New Orleans
Autore: Andrea Romanato
Data di pubblicazione: 30 Giugno 2016
Prezzo: € 9,99
Trama: Il protagonista è un ragazzo newyorchese, Erik Crane, che si ritrova mezzo morto dopo aver subito un'aggressione da parte di alcuni individui nel tentativo di salvare una ragazza. Quest'ultima gli sussurra delle parole incomprensibili e lui sviene. Quando si risveglia si rende conto di essere nel corpo di una ragazza di nome Evaline e che si trova a New Orleans. 
Un anno dopo, tornando a casa da lavoro, aiuta un'altra ragazza da un aggressore maniaco armato di machete. Quell'incontro e quella ragazza segneranno per sempre la vita di Erik, trascinato sempre di più nel mondo segreto delle streghe e delle loro sanguinose leggi.



RECENSIONE

Ci sono volte in cui stroncare un libro è semplice. Perché non conosci l'autore, perché la trama fa acqua da tutte le parti, perché la storia è arida. Ci sono volte in cui l'autore si pone in modo così garbato nei tuoi confronti, vedi così tanto potenziale nella sinossi e le premesse per amarlo sono lì che ti chiamano, che quando finisci per esserne delusa provi quasi dolore. Pensavo che Lonely Souls sarebbe stato in grado di rapirmi e catturarmi, invece tutto ciò che associo a questo romanzo è sbigottimento.
I dialoghi, la trama, la caratterizzazione dei personaggi sono tutti elementi intrisi di assurdità. Le dinamiche sono irrealistiche e questo porta il lettore a storcere il naso troppo spesso, allontanandolo dall'immedesimazione.
Il fatto poi che il corpo della protagonista, Evaline, fosse abitato da un ragazzo mi ha creato non poca confusione. Non sono riuscita a comprendere il perchè di questa scelta, dato che per tutto il romanzo l'unico a sapere dell'esistenza di EriK è il lettore. E allora perchè inserirlo? Che valore dà in più alla storia? Poco o nulla.
Lonely Souls è 90% combattimenti e 10% di gente che ospita gente senza alcun criterio. Ok che la trama ruota intorno a faide tra congreghe di streghe, ma leggere di scontri e massacri a ogni pagina alla lunga appesantisce il romanzo. E soprattutto vogliamo conoscere un attimino una persona prima di ospitarla in casa nostra?
Altra nota dolente, purtroppo, sono i continui errori di battitura. Capisco che qualche refuso possa sfuggire, ma qui il numero di parole scritte in modo errato supera i livelli accettabili. Suggerirei con molto garbo una revisione da parte dell'autore.
Nonostante le numerose pecche, Lonely Souls offre comunque qualche spiraglio di luce. Apprezzabile infatti la volontà dell'autore di affrontare i temi dell'amicizia e della solidarietà reciproca. Molto carina anche la concezione di stregoneria presentata e declinata in molteplici tipi.
Tutto questo, però, non è bastato a far decollare il romanzo. Leggendo Lonely Souls ho percepito una scrittura ancora acerba, ma che se fosse coltivata e allenata potrebbe portare a risultati più validi. Perchè questo titolo in particolare, a conti fatti, purtroppo non mi sento di consigliarvelo.


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