giovedì 31 marzo 2016

Bookish things | Oggetti per una fangirl

Hello readers!
Girovagando su Instagram scopro sempre tanti oggettini carini che mi piacerebbe mostrarvi. Fidatevi, sono davvero adorabili! Li ho quindi raccolti in questo post ammira-e-soffri-perchè-non-saranno-mai-tuoi, chissà che magari stuzzichino la vostra curiosità. 


Segnalibri
Dovete sapere che tutti i segnalibri che ho sono il frutto delle mie discutibili abilità manuali, in un momento di eccessivo estro artistico. Qui alcuni esempi:


Ma poi vedo dei meravigliosi segnalibri magnetici ispirati ai personaggi dei libri e io mi sciolgo! In particolare amo questi due, che rappresentano Levi e Cath di Fangirl *-*

Ammirate gente, ammirate!
Ok, anche questi non sono male *-*
E questi fatti a mano li avete visti?


Candele
Se vi state chiedendo perchè mai vi dovrebbero interessare delle candele è perchè non avete ancora visto queste! La loro particolarità è quella di avere un profumo ispirato a qualche bel romanzo. Le bramo da secoli, curiosa di sapere se effettivamente offrono la fragranza che promettono. Ci sono dei profumi assurdi!
Wizard Buttery Drink | Bookworm | Trashy Romance Novel
Gatsby's Mansion | Old Books | Sherlock's Study

Tazze, cuscini, borse e cianfrusaglie varie
Ecco, una tazza in pieno stile bookworms mi sarebbe utilissima per conservare tutti i miei segnalibri! Il cuscino farebbe sentire il mio adorato letto il posto ideale per leggere, più di quanto non sia già! Le borse griderebbero al mondo "sono una lettrice bitches, e ne vado fiera!" e poi beh... qualunque cosa fangirlante è sempre ben accetta!














Funko Pop
La loro utilità è altamente discutibile, ma vogliamo un po' abbellire e decorare la nostra libreria o no? E quale modo migliore se non i personaggi che più amiamo? 

Non so di chi sia questa meraviglia, ma la AMO! *-*
Collana
Mi piacerebbe tantissimo prendermi una collana che abbia come ciondolo un libro, ma non ho ancora trovato quella giusta. Ok, non è vero. Ci sono questo ciondoli che sono carinissimi! Con un cordino nero sarebbero perfetti *-*



Una libreria decente
La mia libreria è indecente, inguardabile e di legno chiaro, che stona con tutte le mie belle copertine! Caro Babbo Natale, quest'anno vorrei una libreria bianca, divisa in quadrati e magari anche già piena, grazie. Caro Babbo Natale, quest'anno potresti rendere questa bambina - che è stata mooolto buona - davvero tanto felice. 
Ad esempio invidio un sacco questa libreria!

Si trovano davvero tantissime cose a tema libri, ma queste sono quelle che più mi hanno attirato!
Spero che l'idea vi sia piaciuta!
A presto 

mercoledì 30 marzo 2016

Recensione: La bellezza delle piccole cose di Jason Mott

Buongiorno ai miei piccoli esploratori della natura!
Oggi doveva uscire il T5W, ma non ero per niente ispirata, nè nel scriverlo nè nel pubblicarlo e quindi bye bye appuntamenti settimanali. Al suo posto volevo pubblicare un post che mi frulla in testa da diverso tempo, ma al momento sono le 11 di sera, non ho ancora buttato giù una riga e sto lentamente crollando sulla tastiera, per cui... rimandato anche quello! Dato, però, che non mi faccio viva da venerdì, non mi andava di lasciare il blog in letargo per un altro giorno, perciò ho riesumato una recensione che avevo scritto diversi mesi fa e che giaceva inerme nelle bozze. 
Mi spiace, niente beccaccini o cani parlanti per voi oggi, anche se mi sento molto in Up mood. Ehi, non fate quei visetti tristi, sono delusa anche io. E non solo perchè non posso avere un beccacino! Purtroppo state per leggere una recensione non troppo entusiasta. Il libro in questione è La bellezza delle piccole cose di Jason Mott, un romanzo che si presenta con una trama davvero molto interessante, ma che poi si perde in un bicchier d'acqua. Scoiattolo!


Titolo: La bellezza delle piccole cose
Autore: Jason Mott
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 25 giugno 2015
Prezzo: € 9,90
Trama: In un giorno qualunque, durante una parata aerea come se ne svolgono tante in ogni angolo degli Stati Uniti, un velivolo cade in mezzo alla folla degli spettatori. Non appena il polverone sollevato dall’incidente comincia a depositarsi, una tredicenne di nome Ava viene trovata in mezzo alle macerie insieme al suo migliore amico, Wash. Lui è sanguinante, ma quando lei gli posa le mani sulle ferite, queste scompaiono improvvisamente. Il mondo scoprirà così l’incredibile dono di Ava, fino ad allora rimasto segreto: la ragazzina ha il potere di guarire gli altri.
Nel paesino dove vive Ava cominciano ad arrivare, di lì a poco, migliaia di persone da ogni parte del globo, che la implorano di aiutarle. Ma ogni miracolosa guarigione ha un costo enorme per Ava, che si indebolisce sempre più. Fino al punto in cui si trova di fronte a un doloroso bivio: preservare se stessa o salvare le persone che ama? Scritto in modo appassionante, La bellezza delle piccole cose è una storia indimenticabile sugli straordinari doni che ci fa la vita.



La bellezza delle piccole cose è la storia di un miracolo e di come la gente reagisce a ciò che non può comprendere. Ava ha tredici anni ed è una ragazzina come tutte le altre. Matt Cooper è un pilota di aerei, un pilota esperto che incanta la folla con le sue acrobazie e i suoi volteggi in aria. Quando, però, ad una festa di paese il suo aereo precipita, la meraviglia si trasforma in orrore e in mezzo alle macerie inizia la conta dei sopravvissuti. 

E adesso che ho scoperto le gif, chi mi ferma più?
Fortunatamente ad un primo conteggio sembra che tutti gli spettatori si siano salvati, ma in realtà all’appello mancano due persone: Ava e il suo migliore amico Wash, rimasti intrappolati sotto i detriti. Ed è in questo momento che tutto cambia. È qui che Ava, disperata per l’amico in condizioni critiche, lo abbraccia e lo salva inaspettatamente. È qui che si grida il miracolo, un miracolo che da lì in poi rivoluzionerà la vita di Ava.
“Nel viso di Carmen, Ava vide l’espressione di migliaia di altre persone. Persone che cercavano aiuto. O speranza. Persone ferite o spaventate, o che desideravano rimettere a posto ciò che si era rotto nelle loro vite. Persone che volevano solo essere rassicurate sul fatto che le cose orribili che avevano immaginato nel cuore della notte non si sarebbero verificate.”
Come dicevo questo è un romanzo che si premura di descrivere come le persone si relazionano con ciò che è fuori dall’ordinario. Non sono molti gli elementi narrati, la trama si esaurisce piuttosto in fretta, ma il pregio che possiede questo libro è quello di indurre il lettore a porsi delle domande. Fin dove ci spinge la disperazione?  Fino a che punto il bisogno di aiuto giustifica il calpestare gli altri? In che misura la vita di un essere umano è più importante di quella di un altro? Mi ha fatto arrabbiare molto leggere questo libro, perché nessuno ha il diritto di pretendere e basta. Jason Mott  mostra una società egoista, ficcanaso e invadente, che si avvicina molto alla società moderna, una società che volta le spalle alla scienza a favore dell’irrazionale, una società che ho odiato dalla prima all’ultima pagina.


Nonostante questo, l’introspezione non è bastata a farmi entrare il libro nel cuore. Lo stile di scrittura è troppo lento, i fatti troppo diradati. Non sono riuscita ad affezionarmi a nessun personaggio, non ho sentito il bisogno di divorare una pagina dietro l'altra. A metà libro mi sono rassegnata al fatto che non sarebbe successo nulla o quasi. Perchè se non mi date emozioni, non riuscirete a conquistarmi.
Detto ciò, per quanto possa sembrare contraddittorio, La bellezza delle piccole cose non è un romanzo da dimenticare nella propria libreria. Lontano anni luce dai clichè e le minestre a cui ci hanno abituati ultimamente, è una lettura che consiglio a chi sta cercando solo un'occasione di riflessione e confronto. 
“<< Esiste una parola per definirlo>>, disse. <<Si chiama infanzia. E una volta che è finita, è finita. La sensazione che il mondo sia qualcosa di immenso e magico scompare. È il momento in cui diventi adulto e perdi la capacità di vedere la bellezza delle piccole cose. Da quel momento in poi riesci a vedere soltanto che prima o poi tutto finirà.>>”


Nota: Chiamare un personaggio Delores è un crimine contro l’umanità, perché questa poveretta nella mia testa è stata soprannominata Dolores tutto il tempo. Ed essendo la moglie di un medico, capite quanto suoni ironica questa cosa?

venerdì 25 marzo 2016

Recensione: Io prima di te di Jojo Moyes

Buonsalve readers!
Oggi è giorno di recensione e, in particolare, vorrei parlarvi di uno dei romanzi più chiacchierati degli ultimi tempi. Io prima di te mi era stato regalato a Natale, prima che diventasse il fenomeno che è adesso. E purtroppo tutto questo gran parlare mi aveva spinta a rimandarne la lettura per diversi mesi, temendo che tutti quei giudizi positivi fossero stati gonfiati dal successo mediatico e dalla promozione del film. E invece mi sbagliavo. Oh, come mi sbagliavo! Io prima di te merita ogni singola lode che gli è stata intessuta!


Titolo: Io prima di te 
Autore: Jojo Moyes
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 25 marzo 2014
Prezzo: € 13,00
Trama: A ventisei anni Louisa Clark sa tante cose.
Sa esattamente quanti passi ci sono tra la fermata dell'autobus e casa sua. Sa che le piace fare la cameriera in un locale senza troppe pretese nella piccola località turistica dove è nata e da cui non si è mai mossa, e probabilmente, nel profondo del suo cuore, sa anche di non essere davvero innamorata di Patrick, il ragazzo con cui è fidanzata da quasi sette anni. Quello che invece ignora è che sta per perdere il lavoro e che, per la prima volta, tutte le sue certezze saranno messe in discussione.
A trentacinque anni Will Traynor sa che il terribile incidente di cui è rimasto vittima e che l'ha inchiodato su una sedia a rotelle gli ha tolto la voglia di vivere. Sa che niente può più essere come prima, e sa esattamente come porre fine a questa sofferenza. Quello che invece ignora è che Lou sta per irrompere prepotentemente nella sua vita portando con sé un'esplosione di giovinezza, stravaganza e abiti variopinti.
Nessuno dei due, comunque, sa che la propria vita sta per cambiare per sempre.




Parlarvi con lucidità di questo romanzo mi risulta difficile, perchè va a toccare delle corde sensibili e lo fa con una delicatezza e un rispetto magistrale.


Scusate, ora mi ricompongo.
Chiariamo una cosa. Io prima di te NON è una storia d'amore. Non è una di quelle storie in cui lui e lei si incontrano, dopo cinque secondi si dichiarano amore eterno e vissero per sempre felici e contenti. No. Certo, è presente il lato romantico, ma se proprio vogliamo parlare di amore dobbiamo analizzarlo in tutt'altra sfumatura. L'amore che trasuda dalle pagine di Io prima di te è un amore verso la famiglia e verso se stessi, è un amore tanto forte da trasformarsi in disperazione, disprezzo, urgenza, bisogno. Io prima di te è una sfida continua. Una sfida contro i personaggi, una sfida contro il lettore, una sfida contro la vita. Will è sulla sedia a rotelle da più di un anno ormai, a causa di un terribile incidente. Ma Will non è limitato solo nel camminare, perchè l'incidente gli ha procurato una lesione al midolo C/5 che lo ha reso tetraplegico. Questo significa che è paralizzato dal collo in giù, per cui non può provvedere autonomamente a niente. Deve dipendere in tutto e per tutto da un'altra persona e la cosa è umiliante, è degradante, fa sentire Will impotente. 
"Non voglio ancora rientrare. Voglio soltanto rimanere un po' qui e non pensare a..." Deglutì. Perfino nella penombra sembrava tutto faticoso. "Semplicemente... desidero essere un uomo che è stato a un concerto con una ragazza con un abito rosso. Solo per qualche istante ancora."
Ma la paralisi porta con sè anche altre conseguenze. Ovviamente un corpo inattivo non può che essere un corpo debole, che si ammala troppo facilmente e giorno dopo giorno si avvizzisce. Louisa Clark porta una ventata di aria fresca in casa Traynor con la sua stravaganza e la sua esuberanza. Ma questo è sufficiente a ritrovare la forza per ricominciare a vivere?



Io prima di te ci pone di fronte a questa e a molte altre domande e troppo spesso Will ci offre le sue verità in modo crudo. Non è quello che ci aspetteremmo di sentire, non è quello che vorremo sentire. Eppure i temi affrontati sono temi attuali e reali, che al giorno d'oggi persone vere e non personaggi di carta devono affrontare. Cosa faremmo noi se fossimo Will? Cosa faremmo nei panni di Louisa? E se fossimo i genitori, le sorelle, un parente, un amico? Non c'è risposta. Io non saprei rispondere. La disperazione può portare a gesti inconcepibili per chi guarda da fuori. È difficile parlarvi di questo libro senza fare spoiler perchè gli spunti di riflessione che ci offre sono tanti, come tante sono le domande e le opinioni che si affollano nella mia testa. Perchè Io prima di te si insinua dentro di te, ti instillla i dubbi e ti fa crollare tutte le tue certezze. Oltrepassa la linea sottile tra giusto e sbagliato, senza mai etichettare davvero le scelte che vengono prese. Forse perchè non è sempre tutto bianco o nero. Forse perchè credere nell'esistenza del grigio fa più male. 
"La cosa curiosa di essere catapultati in un vita completamente nuova - o almeno sospinti così forte contro quella di qualcun altro da ritrovarti con il viso schiacciato contro la sua finestra - è che sei costretto a rivedere l'idea di te stesso. O di come potresti apparire agli occhi degli altri."
Ho amato alla follia questo romanzo, Io prima di te è uno di quei libri che tutti dovrebbero leggere. La Moyes ha saputo imbastire una trama da brividi e ci tengo a ribadire che l'ha fatto con una delicatezza disarmante. Se non l'avete ancora letto, FATELO. Uh, e se non l'avete ancora letto vi sconsiglio di guardare il trailer, che fa sembrare Louisa un'oca giuliva e vi spoilera di tutto e di più sulla storia. Io prima di te è una delle poche letture che porterò sempre nel cuore. Meraviglioso e puro. 



mercoledì 23 marzo 2016

Top 5 Wednesday #7

Buongiorno miei piccoli topini di biblioteca!
È mercoledì? Sono ancora in tempo? M I R A C O L O. [Ehm, chi glielo dice che sono solo le dieci del mattino?] Il T5W di oggi prevede di scegliere 5 libri che non ho finito di leggere. Devo ammettere che è sempre un dispiacere abbandonare un libro, soprattutto se ne hai già letto una fetta consistente, ma quando incappi in quelle storie che proprio non riescono a coinvolgerti, l'unica soluzione possibile è metterle da parte. Preparatevi, perchè alcuni dei titoli che leggerete saranno molto impopolari, ma che ci volete fa, so fatta strana!


CINDER, Marissa Meyer
Lo so, Cinder è stupendo. È uno dei migliori distopici in circolazione. Tutti dovrebbero leggere Le cronache lunari. Quante volte l'ho sentito? Eccooo... per me non è stato così. Sì la storia di per sè è interessante, ma scorre trooooppo lenta, lo stile non è coinvolgente e per di più è scritto in terza persona, cosa che odio tremendamente! Credetemi, stavo soffrendo, e quindi bye bye Cinder!


QUALCOSA DI MOLTO SPECIALE, Sandy Hall
Premessa inusuale, accattivante... bene, questo libro lo adorerò! Ceeerto. 14 punti di vista, 14 modi per rendersi conto di quanto siano sfibranti Gabe e Lea. Vi giuro che fanno venire la pecola, ma datevi una mossa! DNF.


THE BEGINNING OF EVERYTHING, Robyn Schneider
Ci ho provato, ho sudato per 208 pagine, poi ci ho rinunciato. Ma che noia. Della stessa autrice avevo letto anche Svegliami quando tutto sarà finito, e già lì c'erano stati dei momenti no, ma questo è proprio terribile.


MALEFICIO, Rachel Hawkins
Alla fine ho deciso di metterlo da parte. È stata una non-lettura molto rapida e indolore. Che senso aveva leggere qualcosa di cui non ricordavo nulla? Appena mi verrà voglia di rileggere Incantesimo penso che riprenderò in mano anche questo!



LA FABBRICA DELLE MERAVIGLIE, Sharon Cameron
A quanto pare la mia memoria da criceto colpisce ancora. Eehm... perchè l'avevo abbandonato?! Probabilmente per lo stile di scrittura tremendamente descrittivo. E perchè in dieci pagine odiavo già tutti i personaggi. E in più l'ambientazione non era esattamente di mio gusto. Insomma, non ne andava bene una!

lunedì 21 marzo 2016

Blogger Life | A disastrous organization

Hello there! 
Oggi vorrei proporvi un post diverso del solito, uno un po' più chiacchiericcio. Ho pensato, infatti, di condividere con voi la mia "esperienza" estremamente recente di blogger, non tanto per darvi consigli su come gestire un blog (cosa per cui non avrei le competenze) quanto per ricavare da voi suggerimenti il più possibile utili a migliorarmi. Ho diviso il post in diversi punti, ma l'aspetto che più mi preme affrontare rimane comunque quello organizzativo.

STESURA DEI POST
Questo è sicuramente uno dei punti più dolenti. Il problema principale è la mia incredibile lentezza e puntigliosità. Per scrivere un post credo di impiegare in media 4/5 ore. Non solo sono molto lunga nella stesura, ma trascorro anche un sacco di tempo a rileggere più e più volte quello che ho scritto prima di decidere di pubblicarlo. A volte non riesco proprio a scrivere, come se mi mancasse l'ispirazione, per cui magari inizio un post e poi lo lascio a metà per riprenderlo il giorno dopo. Altre volte arrivo fino alla fine, ma aspetto comunque il giorno successivo per ricontrollarlo, perchè a mente fresca è più probabile che io trovi errori. E questo è davvero limitante, ma allo stesso tempo lo sento necessario. Non riesco a pubblicare qualcosa di cui so di non essere soddisfatta, qualcosa in cui so di non aver messo tutta me stessa e a cui so di non aver dedicato l'attenzione che merita. Ma allo stesso tempo sapere di "perdere" tutto questo tempo per un solo post, quando magari nella mia testa ne avevo già progettati 3 o 4, è frustrante.

FREQUENZA DI PUBBLICAZIONE
Non mi piace pubblicare più di un post al giorno, ma questo è semplicemente dettato da una mia scelta personale. Mi piacerebbe, però, che il blog fosse abbastanza attivo, con una frequenza di pubblicazione di circa 4 post alla settimana. Cosa che, ora come ora, è pura utopia. So che scrivere è un puro e semplice hobby, per cui si fa quel che si può e quando si può senza obblighi e scadenze, ma questo ambiente è così accogliente che non essere presente come vorrei è deludente.


RISPONDERE AI COMMENTI / COMMENTARE SUGLI ALTRI BLOG
Abbiamo appurato che sono una persona precisa. Forse anche troppo. E infatti molte volte impiego secoli anche quando si tratta di commentare. Mi capita di passare anche diversi minuti a scegliere quale sia la risposta più adatta a un determinato commento, perchè ci tengo che sia una risposta personale e non una di quelle risposte apatiche che mi è già capitato di leggere in giro. Stesso discorso quando sono io a dover commentare sui blog degli altri. Mi piace tantissimo poter esprimere la mia opinione, confrontarmi o semplicemente fangirlare su un dato argomento, per cui è facile che mi capiti di scrivere commenti più lunghi del solito. E volete mai che io non rilegga le mie pappardelle? E certo! E intanto le lancette scorrono.


CONTROLLARE LE RISPOSTE AI MIEI COMMENTI
Per questo punto sono preparatissima e super organizzata *si da una pacca sulla spalla* e devo ringraziare questo post di Juliette. Le prime volte che commentavo qualche post spuntavo la casella "Inviami notifiche" per avere notizie su eventuali risposte dei blogger. Il risultato? Casella di posta intasata di mail, perchè ovviamente Blogger è una piattaforma geniale, che non solo ti avvisa di un'eventuale risposta, ma ti comunica anche cosa qualunque altro individuo abbia scritto sotto quel determinato post. Aaah, la tecnologia. Per cui mi son fatta furba e, conscia dei consigli di Juliette, ho scaricato l'app Wunderlist. Non è altro che un'applicazione che ti permette di fare liste su liste, che possono essere raggruppate o meno in cartelle. Qui mi segno infatti idee per nuovi post o rubriche, libri da inserire nel T5W, news da condividere con voi e, last but not least, tutti i nomi dei blog in cui ho lasciato qualche commento. Per cui il giorno successivo non mi resta che tornare sul post in questione e controllare se c'è qualche risposta!

TENERE TRACCIA DEI BLOG CHE SEGUO
Prima usavo sempre Bloglovin per tenermi aggiornata, ma da quando ho aperto questo blog ho dovuto abbandonare l'applicazione. Il problema è che da Bloglovin non puoi commentare, per cui tanto vale leggere un post da lì se poi so di doverci ritornare. So che c'è la possibilità di essere rimandati al post originale, ma ho mille account diversi sul telefono e devo fare un giro incredibile per connettermi con quello giusto e riuscire a commentare, per cui per il momento ho abbandonato questa strada. In più non tutti i blog che seguo si trovano su Bloglovin. Per questo da due mesi mi affido totalmente a Blogger. Ogni sera (o quasi) mi metto davanti al mio bel computer e inizio ad aprire tutti i ventimila nuovi post segnalati da Blogger e a leggermi con calma quelli che attirano la mia curiosità.



E QUINDI... QUANDO LEGGO?
Ed eccoci giunti alla domanda da un milione di dollari. Prima avevo una media di lettura di circa 9/10 libri al mese, di cui devo dire che ero molto soddisfatta. Alla sera leggevo sempre e in più, ogni volta che a casa avevo un attimo di tempo libero, ero con un libro in mano. Mi dava fastidio leggere fuori casa, per cui durante i miei spostamenti sostituivo i libri con le mie immancabili cuffiette e cantavo. Dai, tanto ero solo in mezzo a sconosciuti. Ora faccio orari impossibili (praticamente sono fuori casa dalle 8 di mattina alle 8 di sera), orari che si spera ad aprile miglioreranno. Per cui il mio tempo libero si riduce al dopo cena, tempo che uso per scrivere o per gironzolare sugli altri blog. Sia chiaro, sono due attività che faccio con grande piacere, ma il tempo che dedico alla lettura in questo modo si riduce drasticamente! Per cui... quando leggo? La sera, per quanto possibile, rimane ancora il momento che dedico alla lettura, ma ho piano piano imparato a leggere in ogni dove: sul treno, sul pullman, mentre aspetto, ci manca solo più che mi metta a leggere camminando! (Cosa che tra l'altro ho visto fare recentemente da un ragazzo per strada e questa cosa mi ha scioccato. Sì, sono facilmente impressionabile.)


Vi chiedo scusa per la lunghezza spropositata del post, probabilmente non vi frega un fico secco delle mie turbe. Se però qualcuno è così gentile da condividere la sua esperienza e dispensare qualche consiglio su come potermi migliorare nell'organizzazione non posso che essergliene grata! Ne farò sicuramente tesoro.
Aprire un blog è un'esperienza incredibile e non ci rinuncerei per nulla al mondo. Leggere lo è altrettanto. Tutto è cominciato per curiosità da una vacanza di due anni fa e non posso che ripensare con affetto a quel momento.

We live for books. Always.

venerdì 18 marzo 2016

Book Tag #5: The Opposite Book Tag -- Collab. The Bookworms Invasion

Buon venerdì people!
Siete pronti per il fine settimana? Da domani copertina, tè caldo, un buon libro e un bel cartello con su scritto 'Sono fuori servizio fino a lunedì.' Questa settimana io e le mie due adorabili tartarughine del blog The Bookworms Invasion (passate da loro per vedere anche le loro risposte!) abbiamo deciso di proporvi il The Opposite Book Tag. Pronti a lasciarvi affascinare da contrari e opposti? Bene, Partiamo!

Il primo libro nella tua collezione - Il tuo ultimo acquisto


Momento baby cucciolo, mode on. Uno dei miei primissimi libri che ricordo con più affetto è Pina va in città con tutte le sue varianti. Ero davvero uno scricciolo quando leggevo queste storie e non so se ormai questi reperti siano stati buttati o se siano imboscati in qualche angolo remoto della cantina.
Per quanto riguarda il mio ultimo acquisto, diciamo che non compro mai un libro solo, ma tendo sempre a fare spesa grande. I nuovi arrivi sono quindi La moglie del califfo, Tutta la verità su Alice, A time for dancing e La notte che ho dipinto il cielo. Non vedo l'ora di leggerli!

Un libro economico - Un libro caro


Ma guarda, hanno messo "libro" ed "economico" nella stessa frase. AHAHAHAH, divertente ragazzi. Sul serio, perchè costano sempre così tanto? *piange disperata* Comunque di recente ho scoperto un libercolo supereconomico che penso farà gola a tutti i fan della Rowell. Sto parlando di Kindred Spirits, una short story scritta per il World Book Day. La conscevate?
Un libro che trovo davvero troppo caro è invece l'edizione illustrata di Harry Potter. Probabilmente per quella cifra riuscirei a fare un ordine di almeno 4/5 libri.

Un libro con un protagonista maschile - Un libro con una protagonista femminile


Come protagonista maschile ho scelto Connor di Sette minuti dopo la mezzanotte. Questo personaggio è talmente fragile e reale da rimanerne incantati.
Come protagonista femminile non potevo non citare Emily di Al centro dell'universo. Questo è senz'altro uno dei personaggi in cui mi rivedo di più e quello che ho apprezzato maggiormente è stata la sua crescita nel corso del romanzo.

Un libro che hai letto velocemente - Un libro mattone


Il primo bacio a Parigi è uno di quei libri che si legge in un baleno. In una manciata di giorni vi ritroverete all'ultima pagina senza rendervene conto.
Penso che Cime tempestose sia uno dei pochissimi classici che abbia letto e, neanche a dirlo, è stato un vero e proprio parto. Troppo troppo pesante.

Una cover bella - Una cover brutta


Rebel of the Sands è senz'altro una delle cover più belle che abbia mai visto. L'accostamento di colori è perfetto, il motivo ai bordi spettacolare e il richiamo all'oriente è incredibilmente suggestivo. Una copertina davvero bellissima, non riesco a smettere di fissarla!
Non posso dire la stessa cose per L'incastro (im)perfetto. Dai, questa cover è davvero terribile! Sembra una pubblicità di caramelle!

Un libro italiano - Un libro straniero


Come libro italiano ho scelto Cose che nessuno sa di Alessandro D'Avenia. Mi ero avvicinata a questo romanzo perchè ero stata particolarmente colpita da Bianca come il latte, rossa come il sangue dello stesso autore, ma purtroppo non mi ha conquistata allo stesso modo.
Per non essere scontata e citarvi un qualunque romanzo d'oltreoceano, come libro straniero vi propongo Red, nato dalla penna di un'autrice tedesca. Personalmente non conosco molti altri romanzi tedeschi che siano stati pubblicati qui in Italia, ma è anche vero che tendo a leggere quasi esclusivamente autori americani.

Un libro sottile - Un libro spesso


Con le sue 116 pagine di pura banalità, Una meravigliosa bugia mi ha sicuramente invogliato ad abbandonare la serie Happenstance fin da subito. Peccato, perchè solitamente adoro lo stile della McGuire.
Le cronache di Narnia sono invece uno di quei romanzi che ho sempre voluto leggere, ma la cui mole mi terrorizza alquanto. Ok che sono 7 romanzi in uno, ma vedere 1152 pagine tutte insieme mi rendono un attimino preoccupata.

Un romanzo - Un non-fictional book


Come romanzo vi propongo la mia currently reading, ossia Maleficio di Rachel Hawkins. L'ho appena iniziato, ho letto giusto una manciata di pagine, ma ho un piccolissimo problema. Non mi ricordo assolutamente NULLA del primo volume, per cui sto facendo davvero fatica a capire i riferimenti. 
Come non-fictional book ho scelto invece un saggio e in particolare vi cito Lezioni americane di Calvino. Questo è il libro da cui ero partita per preparare la mia tesina di maturità e in particolare avevo approfondito il capitolo relativo alla leggerezza. Se vi piace il genere sono davvero interessanti gli argomenti che vengono trattati.

Un romanzo molto... troppo romantico - Un romanzo pieno d'azione

 

Nonostante il libro della Ahern tocchi diversi temi importanti, Innamorarsi. Istruzioni per l'uso è un concentrato di puro romanticismo. Tutte le avventure che Christine e Adam compiono per riconquistare Maria sono così tenere e appassionate da far crollare chiunque.
Non smetterò mai di ripetervelo, se non l'avete ancora fatto leggete L'accademia dei vampiri, ORA. Tra tutti il mio preferito è Morsi di ghiaccio, ma l'intera serie è un susseguirsi di azione, colpi di scena, combattimenti e avventure.

Un libro che ti ha resa felice - Un libro che ti ha resa triste


Principe azzurro per un giorno potrebbe sembrare all'apparenza un libro dalla trama banale, infarcito di qualche clichè e senza nessuno pregio particolare, eppure è stato uno dei pochi libri in grado di regalarmi un sorriso continuo. Sarà per lo stile di scrittura, sarà per la spiccata simpatia dei personaggi, ma leggere questo romanzo mi ha senz'altro resa felice!
Ci credete che ho finalmente letto Io prima di te? Non ci avreste scommesso un soldo, vero? Neanche io, ma adesso sono prontissima per giugno. Questo libro è tanto magnifico quanto devastante. Ti distrugge e ti spezza, ma è sicuramente uno di quei libri che TUTTI dovrebbero leggere.

Eeeeh il book tag finisce qui! Spero vi sia piaciuto.

A presto belli!